Perché questa iniziativa



Si tratta di due progetti di legge d'iniziativa popolare a livello regionale,  che insieme cercano di offrire una risposta alternativa ad una crisi dai pesantissimi effetti sociali anche qui in Veneto. Una crisi che è innanzitutto crisi irreversibile di un modello di sviluppo che si è mangiato il territorio e l’ambiente, ed ha schiacciato la vita delle persone.

La proposta dell'istituzione su base regionale di un “Reddito di cittadinanza” rappresenta una misura universale di welfare, un nuovo welfare adeguato ai bisogni di migliaia di donne e uomini privi di qualsiasi tutele di fronte alla precarietà e alla disoccupazione. Si chiede nella sostanza che almeno 750 euro al mese siano assegnate alle persone che si trovano loro malgrado in questa situazione, reperendo le  risorse direttamente recuperate dal bilancio di alcuni carrozzoni regionali. Il reddito di cittadinanza inteso quindi come  uno strumento nuovo che può offrire sicurezza alle persone e alle comunità,  abbandonate all'angoscia di fronte alla crisi.

La seconda proposta, quella sulla “Riconversione ecologica” crea per la prima volta un percorso istituzionale che, coinvolgendo imprese e sindacato, associazioni ambientaliste ed enti locali, vuole incentivare nella pratica, la riconversione di industrie e cicli produttivi obsoleti, pericolosi e nocivi, in nuove attività ecologicamente sostenibili. Un vero stimolo alla green economy di cui tutti si riempiono la bocca, garantendo occupazione pulita per tutti. Con questo strumento si punta a stimolare la governance politico-istituzionale della trasformazione di aree e distretti industriali, in direzione di un vero risanamento ambientale, con strumenti e risorse che devono essere estremamente concreti e urgenti.

Al Comitato promotore regionale partecipano amministratori locali, esponenti sindacali e politici, attivisti dei movimenti a difesa dei beni comuni di tutto il Veneto.

Queste proposte non rappresentano la chiusura di nulla, casomai vogliono essere l’occasione per la riapertura del dibattito e del confronto su questi temi, indicando i percorsi possibili per uno sbocco diverso della crisi in atto.

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